Insufficienza venosa

Insufficienza venosa. Cos’è ?

L’insufficienza venosa, condizione patologica particolarmente diffusa nei Paesi Occidentali, è dovuta ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore.

E’ possibile individuare due tipi di insufficienza venosa con cause del tutto differenti:

• Insufficienza venosa organica: causata da alterazioni patologiche delle vene (es. dermatite da stasi, trombosi venosa profonda, sindrome delle gambe stanche), soprattutto dovute a difetti della funzione valvolare (es. varici)
• Insufficienza venosa funzionale: dovuta ad un sovraccarico funzionale delle vene che sono così sottoposte ad un eccessivo lavoro (es. linfedema) o ad anomalie posturali (es. piede piatto, alterazione morfologica del rachide).

Alcuni soggetti sono più predisposti di altri all’insufficienza venosa; i principali fattori di rischio sono: ipertensione, assunzione di una postura statica per lungo tempo, obesità, predisposizione genetica, sesso femminile, terapia ormonale estrogenica, fumo di tabacco, pregressa storia di trombosi venosa profonda, ecc.
I sintomi dell’insufficienza venosa sono variabili e la loro gravità varia da soggetto a soggetto in base alla severità della patologia. Si può verificare la comparsa di macchie scure sulla pelle, vene varicose, crampi ai polpacci specialmente durante il riposo notturno compromettendo così la qualità del sonno, dilatazione delle vene superficiali, piccoli ematomi sulla pelle, edema persistente a livello dell’arto interessato che tende a svanire in posizione supina. Inoltre, è possibile avvertire formicolio alle gambe, sensazione di gambe pesanti e stanche, caviglie gonfie, dolore in corrispondenza di una vena varicosa , prurito a livello articolare. Non di minore incidenza sono flebite, ulcere cutanee, trombosi venosa profonda, teleangectasie (dilatazioni patologiche dovute ad un rallentamento del flusso sanguigno). In molti pazienti si osserva anche un ispessimento della pelle nell’area coinvolta in quanto l’insufficienza venosa ostacola il corretto trasporto di ossigeno e sostanze nutritive ai vari distretti a causa di un esagerato deposito di fibrina intorno ai capillari. Tutti i sintomi dell’insufficienza venosa tendono ad aggravarsi nella stagione calda, ma bisogna considerare che questo disturbo non è prettamente estivo e che può manifestarsi anche in inverno.
Le complicanze dell’insufficicienza venosa sono varie, più o meno gravi; l’aumento della pressione intracapillare può causare un aumento del rischio di cellulite batterica, varicoflebite, ischemia e distrofie cutanee, rendendo la pelle rugosa, secca e poco elastica.
Alla luce di tutto questo, è molto importante ricorrere a piccoli accorgimenti in maniera tale da gestire al meglio il proprio quadro clinico. L’obesità e la vita sedentaria contribuiscono ad accentuare i sintomi dell’insufficienza venosa e talvolta possono innescare la patologia stessa; fondamentale è perciò praticare esercizio fisico costante, correggere le proprie abitudine alimentari, spesso scorrette, e seguire una dieta sana e bilanciata. Buona norma è anche l’utilizzo di calze elastiche a compressione, indicate per alleviare il gonfiore alle gambe, e l’applicazione di creme ad azione capillarotropa, antiedemigena e decongestionante per migliorare la funzionalità e la resistenza dei vasi capillari. Le preparazioni più indicate a tale scopo sono formulate con estratti di Vite Rossa, Rusco, Amamelide, Centella asiatica, Ippocastano, Equiseto, Anice, ecc. I rimedi fitoterapici sono particolarmente indicati in caso di insufficienza venosa e vengono generalmente utilizzati come prevenzione o completamento della cura farmacologica. Quando le misure sopra descritte non sono in grado di prevenire o porre rimedio a questa patologia, è possibile infatti seguire una terapia farmacologica. I principi attivi più utilizzati a tale scopo sono: farmaci anticoagulanti che favoriscono la circolazione sanguigna, iniezione di sostanze sclerosanti, farmaci flebotonici che aumentano il tono della parete venosa e farmaci profibrinolitici, la cui funzione è quella di sciogliere gli accumuli di fibrina all’interno.